giovedì 10 novembre 2011

romance

Prima degli Harmony, prima di tutti i giornali e le saghe amorose dei vampiri et similia, c’erano loro: i Delly. Erano libri piccolini, ma rilegati eh, avevano la copertina cartonata come quelli che costavano tanto in libreria, ma loro,invece, potevi averli al modico prezzo di duemila lire. Erano libri di poche pretese, letteratura rosa,non c’è che dire e paragonarli agli Harmony è un po’ come paragonare un muffin con una brioche: è sempre roba dolce,ma hanno due sostanze diverse: più romantici i primi più “spregiudicati” i secondi. 

In casa non girava “certa letteratura”, mia madre al massimo comprava libri di cucina, casaviva o tutto crochet e uncinetto. Il primo e unico Harmony che ho avuto tra le mani, me l’ha portato mia cugina. Mia zia, ne aveva una nutrita collezione. Qualsiasi argomento ti interessava lo potevi trovare lì. Cercavi la storia di una tizia sfigata che si imbatte nel tenebroso spietato bastardo dentro ma con un fascino micidiale e due pettorali così?Lei ce l’aveva. Volevi la storia di una tizia abbandonata,con figlio, che si ritrova a riamare dopo anni e anni di solitudine e plaid e divano?Lei ce l’aveva.
L’Harmony era, all’epoca, quanto di più si avvicinasse alla letteratura erotica per noi ragazzine di 12 anni. Se capitavi in quello giusto, potevi anche beccarti una storia con più di cinque pagine di descrizione di “atti amorosi”dettagliati che poi ti ricapitava di sognare la notte. Ovviamente, nei sogni, il personaggio principale, il bellimbusto, non era il bimbetto che ti veniva dietro con la sua x10 (antenata della mountain bike),no, era quel figaccio delle superiori che aveva si e no 4 anni più di te ma a te sembrava grande abbastanza per entrare nei tuoi sogni. 
Poi la mia amica Mari ebbe la brillante idea di metter su un mercatino davanti casa, sì un mercatino. Sognavamo i ragazzi e i plaid e tutto quello che si faceva in un Harmony ma poi ci mettevamo a far mercatini e a vendere le Barbie usate coi capelli tagliati. In realtà il mercatino era un modo molto economico per disfarsi della roba che non volevi spolverare e potevi trovarci di tutto, dalle bomboniere di limoges  vecchio stile ai centrini all’uncinetto della mamma.
In quello di Mari io trovai dei libri Delly, erano di sua madre, diceva, ma ne aveva così tanti che me li vendeva, cinque Delly a seimila lire, un affare. Riuscii ad averli a tremila lire più un vestitino da sposa della Barbie e un ciondolo rosa. Eravamo delle vere affariste, noi. I maschietti, la concorrenza, coi loro album della Panini e i doppioni delle figurine unito a qualche puffo dell’ovetto kinder erano proprio una schiappa.  Mari mi aveva detto che leggere i Delly a sua madre aveva fatto venire le palpitazioni o forse i batticuore,io immaginavo gli Harmony e mi sono detta “massì”.
I Delly, però, non erano come gli Harmony, tutt’altro genere il loro. La copertina cartonata, le storie “profonde”, le immagini di donne eroiche, intelligenti, o sottomesse sì ma con cervello, la forza dell’amore che vince tutto, contro suocere feroci, nemici spietati, la malasorte e la sfiga. Sì, insomma, non sono paragonabili a un Orgoglio e Pregiudizio o all’Amante della Duras, ad un Anais Nin, che avrei letto qualche anno più tardi,ma per una dodicenne potevan andare. Le storie d’amore mi piacevano, gli uomini tenebrosi, le sfide, le spine..Ecco gli uomini tenebrosi erano,forse,quello che nei libri rosa mi piacevano di più. (Non a caso nei cartoni giapponesi anni 80 io prediligevo l’antieroe principesco e moro, con lo sguardo da chi se la crede un bel po’).Erano scritti anche meglio degli Harmony. 
Ieri spolveravo la mia libreria e ne ho ripreso in mano uno, in alcuni ci son le pieghe a bordo a pagina per non perdere il filo, niente immagini, caratteri piccoli, pagine spesse e un po’ ingiallite.
Non so quando ho iniziato a far a cazzotti con la letteratura rosa, credo intorno ai 14 anni..e da allora preferisco le letture impegnate, quelle divertenti, i libri gialli (della Christie ma non solo)..però riprendere in mano quel libro mi ha catapultato indietro nel tempo,quando sognavo il principe azzurro, che avrebbe fatto di tutto per me ..(e invece mi ritrovavo un bimbetto timido,pauroso con la x10 che al massimo,per me, avrebbe provato a non scappare via quando mi vedeva in fondo alla strada..).

Beh, fuori fa freddo, qui ci vuole una bella tazza di the e un Delly..massì.. 

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