lunedì 20 febbraio 2012

A mia insaputa: sono "anche" una persona seria.

Qualche giorno fa, tra una spalata di neve e una "pallottata" ( leggasi guerra di palle di neve ) c'è stato un tizio, di cui non faccio il nome, che ha "per caso" scoperto ch'io ho un blog. Cavoli, mi son detta, alla faccia della privacy, forse era meglio non metter la foto?In realtà my brother che non cancella la cronologia dei siti, ha sparso il seme del mio blog e gira gira, alla fine mi son ritrovata 'sto tizio che, nel mentre io spalavo la neve davanti casa tra ansimi e spasmi della mia pelle flaccidina (troppo poco abituata a fare sport),mi fa "uè, mica lo sapevo che avevi un blog. Fico (da noi si usa la "c" ). Ed io che pensavo fossi una intellettuale (leggasi "secchionaocchialutatuttapresadalibriestudioh24")". A parte il mio stupore per la frase proferita in perfetto grammaticalese, gli ho risposto "ah..sì, in che senso intellettuale? Perchè il mio blog che ti sembra?" E il tizio, "no niente, è che scrivi in modo...giovanile" Grrrrr No, dico, ma perchè io sono una che non è giovane??Facendo appello a tutto il buonsenso di cui disponevo e attingendo alla riserva di pazienza, ho sorriso e gli ho detto "eh,sì..ogni tanto..anche noi geni scriviamo a cazzo". Stupito per il francesismo di cui, evidentemente, non credeva fossi capace, e sorridendo in modo strano si mette a spalar la neve davanti casa mia quasi tutto contento parlando a spizzichi e bocconi del suo facebookare di tanto in tanto e del fatto che, in realtà, cosa sia un blog non lo sa, però è contento ch'io non sia come pensava. Contento. Lui. 
Ora, a distanza di qualche giorno e apprestandomi a scrivere la tesi nel pieno rigore che il compito richiede, mi son messa qui, davanti a un foglio elettronico bianco, rimuginando su quel che di me, si sa in giro. Poco o niente. E quel che si sa l'ha messo in giro non si sa quale spacciatore strafatto anche lui. 
Oh beh, dovete sapere che alle spalle ho una vita da immigrata/emigrata tornata in Italia, balbuziente e tartagliante all'inverosimile se parlava in italiano, logorroica se parlava in tetesken, una disadattata che stentava a entrare nel "gruppo dei pari" come dicono in psicologichese, che ha sempre preferito starsene fuori dal paesello e frequentare centri più grandi, una, insomma, che non è "dei loro" ma neppure "dei nostri". Di me circolavano voci quando ero piccola e mi piaceva l'unico e l'ultimo bimbo del paese, di me si diceva che amavo studiare, che studio ancor oggi - mannaggia alla miseriaccia - e che parlavo poco il dialetto, che non avevo l'inflessione abruzzese, che ero timida ma pure una gran rompipalle, una ragazza cresciuta a pane e suore, quindi tranquilla, pure troppo, seria, pure troppo, una davanti alla quale pronunciare parole come "cazzo, vaff..oppure stupido,sciocco,cretino.." equivaleva a causare in lei una reazione di indignata sorpresa con annesso rush cutaneo.La stessa, per intenderci, che hanno le signore davanti ad un uomo figo a torso nudo che spala la neve e ritengono sia una cosa che attenta al buoncostume (e alla loro fedeltà coniugale).
 Insomma, io son sempre stata la santa dal viso di baby dolce, intelligente non si sa quanto, timida, la brava ragazza che tutti vogliono "ma nessuno se la pija", perchè lei è al di sopra di tutto e tutti e tenerle testa è peggio che avere l'ansia da prestazione, molto peggio. E' per questo che i ragazzini ai quali piacevo, preferivan mandarmi letterine dopo tante brutte copie e correzioni con la scolorina. E' per questo che ai pigiama party delle gnocche del paese non mi invitavano. Io ero quella "superiore". E ancora lo sono. Ed è per questo che c'è sempre la signora Invi che piena di invidia mi ricorda che sua figlia con un semplice diplomino lavora, mentre io con quasi due lauree no, trasudando soddisfazione verde da tutti i pori, condita con un pò di pietà, che male non fa. Che la signora Rosi, gode nel sapere se non lavoro o se lavoro poco, se non mi sposo o se ho il fidanzato lontano. Perchè la mia porcellanea perfezione viene incrinata.  Non so chi sia lo spacciatore che ha fatto di me questo strano essere etereo superiore a tutto e tutti, incapace di mischiarsi alla gente tranquilla del paesello. Fatto sta che alla lunga, è diventata come una profezia autoavverantesi, sono una diversa, una che si sente, in un certo senso, diversa dagli altri, che tesse rapporti fuori di qui. E ha preferito farlo, ha volutamente preferito farlo.
Per questo, quel che tizio mi ha detto, a ripensarci ora, a distanza di giorni, mi ha fatto sorridere quasi felice. Scoprire che anch'io sono normale, evidentemente, è una cosa così spiazzante che, posso aspettarmi,con ragionevole probabilità, diverrà argomento nei rosari delle 18.
Ad ogni modo, non ho pubblicizzato il blog, "sono fatti miei", non amo dire che ne ho uno, perchè mai dovrei? Non l'ho detto ad amici, non lo dico su facebook (per carità d'iddio!) o ad altri che ho frequentato in una community. Dovrei? 
E so che l'invidia che non so per quale fottutissimo motivo, sembra che tutti hanno nei miei confronti, può giocare a mio sfavore, qualora lo dicessi. perchè, si sa, gli occhi invidiosi, gli occhi di chi si sente inferiore, non all'altezza, leggono cose che non sono scritte, contorcono le parole, estorcono commenti pungenti e pieni di livore. (io metto sempre un pò di sale in tasca,contro l'invidia, come diceva mia nonna).
Un'altra cosa su cui il tizio mi ha fatto riflettere, è il mio modo di scrivere. Io scrivo a cavolo, come mi viene, senza sforzarmi troppo, non mastico la grammatica e l'ortografia da un bel pò di tempo e, volutamente, cerco di scrivere "leggero". Potrei scrivere usando termini bellissimi, infarcire le frasi con metafore, richiami alla filosofia, alla teologia che adoro, potrei metter qua e là citazioni, dovrei dar sempre prova del mio 110 sine lauda? del mio amore per la lettura? A che pro? So che per alcuni è quasi "dovuto", altrimenti non ha senso. So che non si inizia una frase con un "ma", che dopo una virgola non si mette la e..che i puntini di sospensione sono sgrammaticali e poco corretti, perchè lasciano il periodo sospeso indefinitamente. Lo so. Ed è per questo che li uso. Che credono? Se volessi, questo sarebbe un blog da intellettuale, da secchiona (che però passava le copiette), attenta alla forma e alla sostanza. Se volessi, diventerebbe un prolungamento dell'idea che si ha di me. E che di me rispecchia poco, in verità. Se volessi, appunto. Ma non lo voglio. E volutamente adotto un mio personale modo di scrivere e fare la blogger, che poi non so come si fa. Perchè all'esame di maturità mi dissero che i miei temi, lunghi, logorroici, eran belli perchè avevano uno stile personale, perchè all'orale mi dissero che argomento a modo mio, ma che è un modo che piace, che fa capire che l'argomento è stato mangiato, masticato a lungo e digerito, fatto diventare proprio, personale. Una specie di bolo, ecco. Però gradevole. E ho smesso di balbettare, ho cominciato a esser meno perfetta, e meno seria. Di quel che pensavano gli altri. Chè io perfetta non sono stata mai, e seria sì. Ma anche no.

PS: qualcuno ancora si chiede come mai io parli a mitraglia, velocemente e sputando milioni di frasi; perchè parlo così tanto e senta il bisogno di farlo. C'è stato chi ha pensato che fosse dovuto al tedesco, lingua veloce, che richiede si apra poco la bocca nel pronunciare le sillabe, che ha parole lunghissime piene di aspirazioni, di graffi e rumori strani. La realtà è che da balbuziente sempre timorosa di tornare ad esserlo, mi difendo così, velocemente, perchè se non ti dai il tempo di respirare, non dai alla insicurezza che hai dentro, il tempo di afferrare le tue parole, avvinghiarle e bloccartele sulla punta della lingua; non permetti al sudore di formarsi sulla fronte e di manifestarsi, implacabile, a tutti.
Ps del Ps: qualcuno ancora pensa ch'io sia una perfettina, una perfetta, una che sa tutto; c'è ancora qualcuno che si sente inferiore. Ma nessuno sa come mi sento, come questo mi fa sentire. Nessuno sa che esser considerata una perfetta, ti mette addosso una tale insicurezza e una tale ansia, che le cose piccole, le situazioni futili, si trasformano in un'impresa titanica, perchè tutti si aspettano che tu sia perfetta. E godono come matti, quando fallisci.
Ieri ho ricevuto una notizia che mi ha quasi distrutto e vorrei che tutti pensassero di più a notizie così. C'è talmente tanta sofferenza in giro, che tutti, possiamo considerarci perfetti. Perchè non abbiam problemi che non possiamo superare. E se falliamo non è una tragedia, si può rimediare. Siamo così perfettamente fortunati e preferiamo lamentarci o invidiare. Dovremo tutti, riconsiderare il concetto di perfetto e "normale" (una parola che odio). 

11 commenti:

  1. Elena.., non ho letto tutto.....prometto che lo faro' in piu' fasi.. oggi e' una giornata NO anche per me..... :-( ..ma mi sento di dirti questo.., visto che ti conosco di persona...e ti stimo...^_^ mandali tutti àffànc@@@@!!!
    Sarai anche come ti descrivi , ma a me hai fatto passa' dei bei momenti ^_^ sei una ragazza dal CUORE grande come LA MAIELLA ( ò PE' LA' MAJELLA!! ) e piena di cose da dare e piena di cose da fare...e fraintendimenti ultimi a parte.., sei una persona SPECIALE!!! ^_^
    UN ABBRACCIO!! ^_^

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    1. Mannaggia à la Majell'....grazie.Ma non ho capito che rappresentazione di me è venuta fuori..PS: tu lo sai che ci sono solo due cose che mi fanno zittire?La noia e i complimenti.Quest'ultimi mi fanno pure andare a fuoco le orecchie....PS del PS: io non mando a fanculo nessuno.Dicono che la miglior arma sia l'indifferenza o,alimentare l'invidia.Il guaio è che non so fare l'indifferente e alimentare l'invidia mi riesce senza far niente,però causa tante di quelle brutte cose che il cornetto rosso,il sale grosso e il rosario non ce la fanno. Scherzi a parte, non è una giornata no.E' un periodo no.

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  2. Ho letto ,...tutto..^_^ e.., ci somigliamo molto piu' di cio' che pensavo! ...........

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    1. ??? Non so se tu dovresti esserne lusingata...

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    2. Io..., intendevo le cose che ci son successe,..o i sentimenti che suscitiamo...o la sensazione del "diversa" che ci accompagna..., non che noi siamo simili in tutto e per tutto!
      ^_^

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  3. Bella la mia cugina. Io sono della tua opinione. Quando c'è qualcuno che vale, viene invidiato e per questo magari evitato: non sia mai si scalfisse quel brutto ego che si ritrovano.
    Mi piace come sei venuta fuori e come ti ha plasmata la tua vita. Io parlo, parlo e parlo...e spesso chi è con me smette di ascoltarmi ed è parecchio frustrante, ma non ci posso fare niente. Se sto zitta è brutto segno, quindi FATEMI PARLARE! :D
    Il mio blog è segreto, nel senso che nessuno sa l'indirizzo e non voglio che lo sappiano. Da un lato mi sono pentita di averlo detto: io sono una che non si sa tenere niente per sé (dei fatti miei ovvio) e da un anno a questa parte ho scoperto la meraviglia dei segreti personali...ed il blog è un mio segreto! Ma poi è venuto fuori l'argomento e quindi...ora sanno che ho un blog! Uff!
    Ieri comunque sono andata a vedere "E ora dove andiamo?" un film molto carino e moralmente significativo.
    Baciotti :)

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    1. Oh beh,ch'io valgo non lo so. Valiamo tutti. (e non uso l'oreal).Son contenta che questo mix ti piaccia:-)hihihihihihih Ed è un bel mix incoerente davvero hihihihihihih Meli..che vuoi..a noi chiacchierone capita così.Anche nel mio caso il silenzio è brutto segno.E quelli che mi conoscono lo sanno. E in quei casi fanno eccezione e cercano di farmi parlare!ehehehehehehe Il mio blog lo sa solo chi vive nell'etere ma che non incontro nella vita vera, eccetto Anna.Alcune di qui eran mie amiche prima ch'io aprissi il blog.Son le sole. Eccetto il mio fidanzato,mio fratello che credo non si ricordi l'indirizzo(ma ha quell'odiosa funzione di completamento termini nella barra del pc e da lì..).Beh,non so quanti del paese lo sappiano..speriamo non molti!ehehehehehe PS: film impegnativo..io è parecchio che non vado al cinema...dovrei farci un saltino...

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  4. Ciao Ele, sai che leggendo questo post ho pensato: questa storia la so già!
    Sì, sembra la mia, non sono stata balbuziente ma peggio... troppo silenziosa... quasi tombale!E nemmeono di me nessuno sa come mi fa stare questo problema di non riuscire a mettere in parole adatte ciò che sono, ho da dire... però ora che sono tre mesi che anche i miei blog sono stati scoperti , spero che qualcuno che mi ha VOLUTO credere santa si renda conto che nessuno è così o colì: siamo tutti tante cose messe insieme!
    baci e buona giornata!

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    1. Bella la tua ultima frase:-)Sì,siam tutti un vero mix di cose messe insieme e tirate fuori all'occasione.Beh,sai,il silenzio è una difesa (prima della mitraglia)per evitare di fare brutte figure,perchè balbettare e tartagliare è una cosa che ti fa sprofondare dalla vergogna.E più sei insicura più balbetti e tartagli.Ora va molto meglio,non lo faccio più.Solo se leggo davanti a una platea e mi dicono di farlo lentamente..brrr...Sono molto più sicura di me quindi mi capita solo in situazioni altamente ansiogene o stressanti o quando ho un diavolo per capello.Ma basta ch'io imprechi in dialetto e tutto passa:-)ehehehehe..

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  5. Forse ti sei fatta conoscere maggiormente in questo post che in altri. Anche io sono spesso stata considerata la perfettina della situazione, perché metto i puntini sulle i, a scuola sono sempre andata bene e ho sempre dato il massimo (direi fino al quinto superiore escluso). Allora quando cercavo di aiutare il compagno di classe che non sapeva leggere bene, in quinta elementare, ero cattiva e antipatica. Allora quando suggerivo il verbo corretto o correggevo un termine pronunciato male, ero cattiva e antipatica. Poi se sbagliavo io, mi stava bene e ridevano di me. E il mio tono di voce è così, quanto sono acida di lì... Alla fine mi sono stancata di dar peso a quello che pensavano gli altri.
    Non è detto che tu sia come ti mostri, né come gli altri ti vedono. Nessuno può veramente dire che ti conosce, se non glielo permetti. E non lo farai mai a fondo, incondizionatamente. Lascia che credano quel che vogliono, solo tu sai come sei davvero :)

    Ti abbraccio.

    S.

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    1. Grazie Sognatrice:-)A me non han mai detto di esser cattiva(almeno non apertamente)Io ho sempre aiutato,non ero la classica secchiona.E c'è chi ha approfittato della mia sempiterna disponibilità(non riesco a non esserlo,mi viene spontaneo aiutare gli altri)usandomi solo quando serviva,gettandomi dopo oppure rinfacciandomi senza mezze parole l'aiuto che non sono riuscita a dare.Beh,per fortuna,ho tagliato i ponti con questa persona.Non è stato indolore,lo ammetto.Non so se mi son fatta conoscere per quella che sono,maggiormente in questo post più che in altri.Negli altri son sempre io a scrivere e a dire di me,c'è sempre un pezzo di me in tutto quel che faccio.E' che son aspetti diversi,alle volte posson sembrare incoerenti.Ma convivono tutti in me.A me non piace parlare dei miei guai qui,di come mi sento,del periodo che sto attraversando se bello o brutto.L'ho fatto,in passato,in una community e me ne son pentita amaramente.La verità è che la gente ha bisogno di maschere e di persone sempre allegre,divertenti,sciocche o leggere.Post seri o deprimenti non piacciono a nessuno.Io non scrivo per piacer ad altri,scrivo per me.E se ometto di scrivere post seri o scritti in un certo modo è perchè a me va di farlo.Perchè so che anche se lo faccio,non mi è d'aiuto.Allora,preferisco,almeno sui blog,non pensare.Grazie Sognatrice,un abbraccio grande!Vado a leggere un pò per volta i capitoli che mi mancano per il tuo give!Chè ti ho conosciuta con qualche mese di ritardo e devo pareggiare!:-)

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