venerdì 14 giugno 2013

Vicini di casa

Da quando convivo con Swif ho cambiato almeno dieci vicini di casa. Ovviamente non sono io che ho cambiato appartamento, ma loro che, per fortuna, se ne sono andati. Dopo l'urlatore pazzo, il superdiabetico che suonava ogni due per tre per avere dello zucchero, la nonnina sorda che ti urlava le sue telefonate a tutte le ore del giorno e della notte, dopo il pentito di mafia camorra e n'drangheta che ti guardava con occhi di sfida e intonava "Giggi" la mattina presto e la sera tardi, ora, finalmente, ho un professionista. Un riccone che ha deciso di metter non uno ma due studi, comprando due appartamenti attigui a quello dove viviamo noi.

Quando l'ho saputo ho esultato, lo ammetto. Perchè potevo dormire notti tranquille, soprattutto insonorizzate. Poi, un giorno, mi son messa a stendere i panni sul balcone attiguo al quello del suo studio nr. 1 e mi son trovata un tizio che mi guardava a distanza ravvicinata, 60 cm, mentre mi accingevo a stendere i miei perizomi e coulottes...

Da allora, ho notato sempre più spesso altri clienti strambi affacciarsi sul mio balcone: per telefonare,stendendosi a più non posso per prender segnale, fumando e spruzzando cenere sul mio bucato steso ("ma è colpa del vento"), urlando malcontento o, semplicemente, protendendosi a orecchiare il vociccio di me e Swif che guardiamo la tele.

L'altro giorno si è raggiunto il colmo quando una signorona robusta assieme a suo figlio ultraquarantenne single in cerca di moglie, mi ha accolto fuori dal mio balcone con un:

"uè ma allora com'è il film?Bello? No pecchè lo stavo a sentì pure io da qua... che sto aspettà... e mio figlio, presentati a mammà, si chiama Peppino... ed è singole.. e gli piaceva pure a lui... che io intanto mi fumo 'sta sigaretta...che il Prof è lungo... uffaaa..."

9 commenti:

  1. Mi ci voleva na' risata ... a me che sto per vendere casa per motivi del genere... ci sono cose che a lungo andare ti tolgono la pace e con quella va via pure la salute.
    Scusa il pessimismo, auguri...e sìì forte!

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    1. Tranquilla Stefy,ti capisco sai? A casa dei miei,anni fa,avevamo una vicina di casa tremenda.Era la guerra ogni giorno.Mia madre per "quieto vivere" lasciava correre,io no,io indossavo l'elmetto.Ma a lungo andare,come hai detto tu, ti toglie la salute.E ne vale la pena?So che non è facile dire "me ne frego",ma se bisogna arrivare a stare male,allora boh,indosso l'elmetto o la spada e "ne rimarrà solo uno"!!! :-) Spero che trasferendoti tu ti troverai meglio:-) Io,a breve,penso che farò un dietrofront..e non è facile da ammettere..Un abbraccio forte!

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    2. Purtroppo cara mia io l'elmetto non riesco proprio a metterlo.Credevo che l'indifferenza fosse la miglior cosa ma di fronte all'invidia miscelata di vigliaccheria c'è poco da fare.Se poi è tutto sotto i panni di una finta nonnina che altro non è che la strega delle favole...che con la mia indifferenza si è montata anche di più... e purtroppo questa non è favola ma la realtà e siamo sulla Terra dove tutto va al rovescio: vincono di più le ingiustizie e i normali sono gli anormali.
      Grazie dell'abbraccio.
      Buon weekend.

      Ps:no, i dietrofront non sono facili da ammettere ma quando non si ha scelta... appunto!

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  2. Vedila così: lo studio ad una certa ora chiude, il camorrista e il diabetico invece sono sempre lì XD

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  3. il quarantenne disperato lo possiamo piazzare con la mia vicina, una ninfomane di sessant'anni.
    considera che io faccio regolarmente le scale per evitare di restare malauguratamente un paio di piani in ascensore con lei :D

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    1. Uhh allora sì..dai..mettila sul primo treno e spediscimela qui!! :-)

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  4. Era meglio il pentito di mafia... :)

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    1. almeno intonava belle canzoni e faceva il marpione in ascensore...ehehehehe ma non vedeva le mie mutande stese!!:-)

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