domenica 6 novembre 2016

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Pettino i capelli. Una. Due. Tre,colpi di spazzola generosi. Districo i nodi. Ravvivo le ciocche. E tutto si affloscia in un secondo.

Lavo il viso. Acqua fredda per svegliarmi. I pori sembrano spalancarsi come boccioli al sole. Poi tornano a chiudersi come sempre.

Picchietto le guance, stendo un velo di crema: protettiva,contro il freddo del vento autunnale che punge punge punge e si ferma in rughette ai lati del viso.

Guardo fisso il verde dei miei occhi riflesso allo specchio. Oggi è verde verde. Quando piove vira al grigio e col sole gioca a fare l’indeciso: bisogna guardarlo dall’angolatura giusta.

Il cuore ha un sussulto e le mani tremano. Sento tremare tutto sotto le dita. Sotto i piedi.

Cerco di fermare la nebulosa dei pensieri, che gira gira gira gira, nella mia mente, fissarla in uno soltanto,uno soltanto.

Perché tu sei forte.

Me lo dice mia madre. Me lo ripete senza sosta.

Sei buona che ti squagli come il burro, ma sei forte, sei forte.

Non c’è bisogno di starti dietro,a te, perché sei forte, vai da sola, sei forte.

Perché io,sono,forte.

Mi guardo allo specchio, ripeto l’esercizio del sorriso: sorridi Ele, sorridi, cazzo il tuo sorriso è proprio bello Ele, sorridi. Peccato al mondo ci sia chi se ne frega della luce che emana…

Sorridi Ele, sorridi..

Metto le cuffie alle orecchie e allaccio i boots.

Cammino abbracciata dal vento, testa alta e faccia dritta,contro il bianco del cielo e le foglie che danzano.

Sono così, fuori. Una scorza dura, dura, dura.. Un viso fermo in una smorfia di anonima indifferenza.

Sono forte,io. Forte.

Che ne sanno, gli altri del vuoto che ti mangiucchia le unghie.

Le unghie che tiri fuori per graffiare. Per non doverti difendere.

Chè io non ho bisogno di un abbraccio che mi protegga, né di una persona che mi salvi.

Mi basto da sola. Io.

Ed è così.

Sono forte,io.

Che ne sanno gli altri, del sorriso aperto come uno spiraglio, sui miei pensieri, sul mio cuore, sui miei sentimenti,sulle mie emozioni.  Del desiderio di esser guardata, ma guardata davvero. E presa, stretta stretta per non lasciar volare l’anima,con tutti i miei difetti e le mie contraddizioni. 

Che ne sanno della debolezza che si accartoccia nello stomaco e fa a cazzotti con tutto il corpo per reclamare il suo spazio.

Che ne sanno della solitudine come prezzo da pagare per la propria libertà.

Che ne sanno della me che piange e asciuga le lacrime all’aria della notte.

Ma io sono forte. Sono,forte.
Sorrido a me stessa e ascolto la musica nelle orecchie.

Le mani in tasca, abbraccio i fianchi, le spalle ritrose a proteggere il cuore.

"Nie mehr. Nie mehr mein Herz.
Ich kann, alleine sein."


Perché io, sono forte.  

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